mercoledì 5 maggio 2010

25 aprile vecchia e nuova resistenza

25 APRILE: VECCHIA E NUOVA RESISTENZA


La sezione ANPI “Franco Bartolini” ha ritenuto doveroso e utile aprire un confronto tra i propri compagni e compagne intorno ai fatti che hanno caratterizzato le celebrazioni del 25 aprile a Porta S. Paolo. Dal dibattito, tenutosi durante l’ultimo direttivo, è emersa la generale convinzione che sia necessario inserire gli eventi a cui abbiamo assistito in un contesto più ampio di quello attribuitogli dai giornali e dai media in genere.

Per iniziare pensiamo che la presenza della Polverini, alleata di tanti fascisti che l'hanno sostenuta e festeggiata con il braccio alzato all'indomani della vittoria elettorale, è stata, nei fatti, una presenza provocatoria, al di là del ruolo istituzionale da lei rivestito. La sua partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile era decisamente non gradita alla piazza.

La cacciata a furor di popolo della presidente della Regione Lazio dal palco ufficiale non è stato un atto di pochi ma di gran parte dei presenti ed ha rappresentato la conseguenza naturale della non condivisione dei tanti/e antifascisti/e alla inopportuna decisione di invitarla. Tale decisione, che rientra in una consolidata tradizione dell’ANPI, va oggi riconsiderata alla luce di una diversa relazione tra istituzioni repubblicane e cultura dell’antifascismo.

Al di là della ritualità della celebrazione, non possiamo però dimenticare che oggi gli attacchi più violenti ai valori della costituzione, alla storia della resistenza e alla cultura antifascista provengono da soggetti e partiti che sono ai vertici delle istituzione del nostro paese, sia a livello locale che nazionale.

Neanche possiamo far finta di non vedere che questi personaggi e questi partiti sono in stretta relazione, quasi in un rapporto di osmosi, con gruppi e organizzazione dichiaratamente neofasciste.

Crediamo che fischi e slogans rappresentano un doveroso e obbligato dissenso verso la Polverini, sia per la sua vicinanza a Casa Pound e alla destra neofascista romana e sia per non aver preso chiara e inequivocabile posizione contro la “marcia su Roma” del 7 maggio.

Allo stesso modo assolutamente immotivata è stata la presenza dei sionisti dell’Associazione Romana Amici d’Israele, e dei sostenitori del criminale governo israeliano Riccardo Pacifici e la parlamentare del Pdl Fiamma Nirenstein, le cui dichiarazioni, successive al 25 aprile, offrono parziale motivazione al dissenso della piazza. Ci teniamo a precisare la sostanziale differenza che c’è fra questi sionisti e la Brigata Ebraica, la quale ha tutto il diritto di prendere parte alla festa della liberazione avendo combattuto le truppe nazifasciste.

Altresì riteniamo che siano da considerarsi inopportuni e inappropriati i lanci del fumogeno e di frutta che hanno coinvolto autorevoli rappresentanti dell’ANPI, a cui va tutto il nostro affetto e sostegno, e della banda musicale. D’altronde pensiamo che risultasse chiaramente prevedibile, viste le presenze sul palco, che alcuni immaturi potessero andare oltre la necessaria e lecita contestazione.

Detto questo, pensiamo che forte sia il disagio diffuso fra gli associati ANPI e gli antifascisti in genere nell’assistere ad una strana commistione fra percorsi politici e storie personali che nulla hanno in comune.

Ci chiediamo cosa ci sia da spartire fra partigiani ed antifascisti che hanno dedicato la loro vita all’affermazione dei valori di democrazia e libertà, e personaggi pubblici dal passato noto e dal presente poco chiaro, i quali fino ad oggi non si sono espressi chiaramente sui temi che rappresentano il quotidiano impegno dell’ANPI.

Ci domandiamo cosa pensano la Polverini, Alemanno e tutto il Pdl della polemica revisionista sull’equiparazione fra repubblichini e partigiani, cosa pensano delle organizzazioni che fanno esplicito riferimento al partito fascista la cui ricostituzione è vietata dalla nostra Costituzione, cosa pensano delle escalation di aggressioni neofasciste a studenti, antifascisti e stranieri a cui assistiamo già da troppo tempo.

Ci interroghiamo intorno al nesso fra le ambigui posizioni di suddetti personaggi, sia a livello locale che nazionale, e la crescita dei livelli di violenza ed intolleranza nelle nostre città .

Paradossale è la condizione che viviamo sulla nostra pelle. Infatti quotidianamente svolgiamo un lavoro nei territori e nelle scuole atto a fare chiarezza sui fatti e le responsabilità storiche, nonché a denunciare il riemergere della sottocultura fascista.

Ma al contempo ci siamo trovati, e speriamo di non trovarci nuovamente, ad essere platea di personaggi che incarnano quella falsa cultura dell’ambiguità, dei se e dei ma, che portata a sintesi nel revisionismo storico, rappresenta il substrato dal quale un nuovo fascismo sta riaffiorando nel nostro paese.

Pensiamo che oggi, anche a fronte degli eventi del 25 aprile, sia giunto il momento di aprire un percorso di confronto fra le sezioni territoriali e con gli organi dirigenti al fine di sostenere, dare corpo e partecipazione a quello straordinario processo di rinnovamento che sta coinvolgendo migliaia di uomini e donne, i quali hanno ritrovato nell’ANPI lo strumento per riaffermare quei valori di libertà e diritti, sanciti dalla costituzione e conquistati nella lotta contro il nazifascismo.

PARTIGIANI/E IN OGNI QUARTIERE

lunedì 3 maggio 2010

municipio antifascista


UNA GRANDE VITTORIA …. LA PETIZIONE DELL’ANPI
E’ PASSATA IN CONSIGLIO MUNICIPALE
IL 15 MUNICIPIO SI DICHIARA ANTIFASCISTA ED ANTIRAZZISTA

Questa mattina, lunedì 3 maggio, il Consiglio del Municipio XV ha votato a grande maggioranza (il PDL è uscito dall’aula) la petizione voluta dalla Sez. ANPI TRULLO/MAGLIANA che aveva raccolto quasi 600 firme di cittadini/e per DICHIARARE IL MUNICIPIO ANTIFASCISTA ED ANTIRAZZISTA.
Un grande vittoria dovuta all’impegno di tanti compagni/e che hanno lavorato in quest’ultimo periodo per dare un segnale di controtendenza rispetto a chi ancora crede alle ideologie nazi-fasciste e sta appoggiando a Roma la manifestazione dell’estrema destra di Casa Pound per il 7 maggio.
La sez. ANPI ringrazia tutti e tutte, in particolare i consiglieri del PD e della sinistra arcobaleno e della lista civica che hanno votato a favore, per questa vittoria che da un segnale di cambiamento rispetto a quanto sta avvenendo in molte parti del paese ed anche nella nostra città.
Rilancia da subito per la battaglia referendaria per l’acqua pubblica, che diventa un impegno primario della sezione, per il rispetto dei diritti e dei beni comuni e di tutti quei valori, che fanno parte integrante della nostra Costituzione nata dalla Resistenza, e che indicano la direzione per un avanzamento culturale e sociale del nostro paese,
Ricorda a tutti/e il presidio la mattina del 7 maggio in Piazza Santi Apostoli indetto dall'ANPI Provinciale in opposizione al presidio organizzato da Blocco studentesco e da altre realtà dell'area di casa pound ed appoggiato da consiglieri e parlamentari del PDL.

Oggi e sempre RESISTENZA