venerdì 6 marzo 2015

A CENTO ANNI DALLA GRANDE GUERRA LA “QUESTIONE ORIENTALE” FRA MISTIFICAZIONE E VERITA’



Venerdi 6 marzo alle ore 18.00 presso Baccelli d’Idee in via Orciano Pisano 9 (Montecucco dietro l’AMA) l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione Trullo-Magliana “Franco Bartolini” di Roma terrà un incontro sulla questione orientale fra mistificazione e verità a partire dalla grande guerra.
Ne discutiamo con gli storici Alessandra Kersevan e Davide Conti, introduce la sezione Anpi Trullo-Magliana


Il processo formativo del Regno d'Italia nasce dalla volontà di aggressione militare dello Stato Sabaudo contro altri stati presenti nella penisola, strumentalizzando il desiderio di libertà e progresso di alcune classi sociali più sensibili a questi temi.
La partecipazione italiana alla prima guerra mondiale nasce dalla volontà del nuovo Regno d'Italia di annessione per manu militari dei territori dell'allora litorale austriaco.
L'entrata in guerra dell'Italia fascista nasce dalla volontà di occupazione dei territori ad est dei suoi confini.
Una sola politica al servizio degli interessi della nobiltà e della borghesia nazionale ha guidato nel corso di tutti quegli anni i vari governi : il nazionalismo portatore ne suo ventre di tutte le atrocità del colonialismo e dell'imperialismo.
Un nazionalismo che non ha tenuto conto della specificità storica di quelle zone e che ha rotto delicati equilibri che nel tempo si erano venuti a creare tra le diverse popolazioni presenti creando le condizioni per le tragedie che hanno colpito in entrambi le parti del confine.
Un nazionalismo che non è scomparso e che anche nell'attuale quadro storico-politico continua a condurci in nuove avventure militari e colonialiste.

Alessandra Kersevan Ricercatrice storica, da anni si dedica allo studio della storia del Novecento delle terre del confine orientale. Nel 1995 ha pubblicato Porzûs. Dialoghi sopra un processo da rifare, studio su una delle più controverse vicende della Resistenza italiana; nel 2003 ha svolto per conto del Comune di Gonars una ricerca sul campo di concentramento istituito in quel paese del Friuli, Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943. Nel 2005, per conto della Commissione europea e del Comune di Gonars, è stata autrice del documentario The Gonars Memorial 1942-1943: il simbolo della memoria italiana perduta. È coordinatrice della collana “Resistenzastorica” delle edizioni Kappa Vu.

Davide Conti è dottore di ricerca presso la Sapienza Università di Roma, ricercatore della Fondazione Lelio e Lisli Basso e consulente dell’Archivio Storico del Senato della Repubblica.
Ha pubblicato: L’occupazione italiana dei Balcani. Crimini di guerra e mito della brava gente 1940-1943 (Odradek 2008); Alle radici del sindacato. La fondazione della Cgil e le carte del congresso costitutivo del 1906 (Ediesse 2010); Criminali di guerra italiani. Accuse, processi, impunità nel secondo dopoguerra (Odradek 2011).

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