sabato 15 novembre 2014

NOI STIAMO CON GLI OPERAI




NOI STIAMO CON GLI OPERAI

A chi chiede lavoro e dignità il Governo risponde con la violenza e l'imbroglio, la propaganda continua ed assillante sull'aumento dell'occupazione e sulla ripresa dell'economia si dissolve davanti alla tragica realtà che mostra un aumento della disoccupazione, specialmente fra i giovani dove uno su due non ha lavoro, ed una crisi della quale non si vede lo sbocco.

Il programma Renzi è sotto gli occhi di tutti: soldi agli imprenditori, favori ai poteri forti e manganello ai lavoratori, il tutto ben confezionato in un pacchetto regalo di riforme anticostituzionali che fanno dello Stato italiano il garante degli interessi del capitalismo transnazionale che ingrassa, a nostre spese, in questa situazione di disgregazione e destabilizzazione creata ad arte. Un programma che a suon di fiducia e senza dibattito parlamentare, concede a Confindustria sgravi fiscali e libertà di licenziamento e, neanche a dirlo, senza spendere un euro di questi profitti aggiuntivi per investire nell'occupazione e in aumenti salariali. Le privatizzazioni di ulteriori settori pubblici e dei servizi locali non sono che un altro regalo da fare a pseudoimprenditori e poteri forti per aumentare i loro lauti profitti.

Non possiamo allora stupirci di quanto succede agli operai Thyssen e a tanti altri lavoratori. Presto assaggeremo, assieme alla schiavitù del lavoro, i nuovi provvedimenti che il governo sta preparando per regolamentare le manifestazioni di piazza, reprimere il dissenso ed annientare la resistenza dei lavoratori. Una deriva autoritaria che appare evidente sia nei fatti, con la repressione violenta dei movimenti sociali e di protesta, sia nei contenuti, con la smantellamento della Costituzione, unica garanzia di equità sociale, e con una legge elettorale antidemocratica che elimina ogni forma di opposizione.

Il “Jobs act” dopo lo smantellamento del contratto unico dei lavoratori e delle tutele dell'articolo 18,  non è altro che la definitiva precarizzazione del mercato del lavoro attraverso un contratto di lavoro a termine, scaduto il quale il datore di lavoro è libero di licenziare ed assumere un altro lavoratore con le stesse modalità. Tutto questo mentre sempre più fabbriche chiudono o delocalizzano al fine di mantenere profitti notevoli e licenziando migliaia di lavoratori. 

Noi stiamo con gli operai della Thyssen e con tutti i lavoratori che lottano per cambiare questo stato di cose

Per l'applicazione della Costituzione, per la Democrazia, la Giustizia Sociale e la Libertà

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