NOI STIAMO CON GLI OPERAI
A
chi chiede lavoro e dignità il Governo risponde con la violenza e l'imbroglio,
la propaganda continua ed assillante sull'aumento dell'occupazione e sulla
ripresa dell'economia si dissolve davanti alla tragica realtà che mostra un
aumento della disoccupazione, specialmente fra i giovani dove uno su due non ha
lavoro, ed una crisi della quale non si vede lo sbocco.
Il
programma Renzi è sotto gli occhi di tutti: soldi agli imprenditori, favori ai
poteri forti e manganello ai lavoratori, il tutto ben confezionato in un
pacchetto regalo di riforme anticostituzionali che fanno dello Stato italiano
il garante degli interessi del capitalismo transnazionale che ingrassa, a
nostre spese, in questa situazione di disgregazione e destabilizzazione creata
ad arte. Un programma che a suon di fiducia e senza dibattito parlamentare, concede
a Confindustria sgravi fiscali e libertà di licenziamento e, neanche a dirlo,
senza spendere un euro di questi profitti aggiuntivi per investire
nell'occupazione e in aumenti salariali. Le privatizzazioni di ulteriori
settori pubblici e dei servizi locali non sono che un altro regalo da fare a
pseudoimprenditori e poteri forti per aumentare i loro lauti profitti.
Non possiamo allora stupirci di quanto succede
agli operai Thyssen e a tanti altri lavoratori. Presto assaggeremo, assieme
alla schiavitù del lavoro, i nuovi provvedimenti che il governo sta preparando
per regolamentare le manifestazioni di piazza, reprimere il dissenso ed
annientare la resistenza dei lavoratori. Una deriva autoritaria che appare
evidente sia nei fatti, con la repressione violenta dei movimenti sociali e di
protesta, sia nei contenuti, con la smantellamento della Costituzione, unica garanzia di equità sociale, e con una legge
elettorale antidemocratica che elimina ogni forma di opposizione.
Il “Jobs act” dopo lo smantellamento del contratto unico dei
lavoratori e delle tutele dell'articolo 18,
non è altro che la definitiva precarizzazione del mercato del lavoro
attraverso un contratto di lavoro a termine, scaduto il quale il datore di
lavoro è libero di licenziare ed assumere un altro lavoratore con le stesse
modalità. Tutto questo mentre sempre più fabbriche chiudono o delocalizzano al fine di mantenere
profitti notevoli e licenziando migliaia di lavoratori.
Noi stiamo con gli operai
della Thyssen e con tutti i lavoratori che lottano per cambiare questo stato di
cose
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