martedì 22 febbraio 2011

15° congresso provinciale anpi roma e lazio

Di seguitoi sei odg presentati, i primi tre dei quali da una lunga lista di sezioni. E' stato inoltre presentato un altro dal Presidente Rendina con il quale si impegnano i delegati al congresso nazionale a sostenere quanto emerso da quello provinciale e dar vita al rinnovamento dell'associazione.






O.d.G.
LA COSTITUZIONE NON VA CAMBIATA, VA APPLICATA

Assistiamo ormai da troppo tempo ad un attacco violento ed eversivo nei confronti della Costituzione Repubblicana   da parte  sia di  taluni  esponenti  politici  e partiti che sono ai vertici delle istituzioni del nostro paese  sia   da  parte di  organizzazioni dichiaratamente neofasciste e neonaziste che da questo clima  prendono legittimazione.
La diffamazione nei confronti della Resistenza e dei Partigiani portata avanti attraverso la negazione della responsabilità storiche del regime fascista, dalla privazione  delle libertà , alle leggi razziali, ai crimini di guerra nell’avventura coloniale africana e nell’occupazione dei Balcani, unitamente alla rivalutazione di personaggi legati ad un passato criminoso, è il tentativo dichiaratamente spudorato di equiparare Repubblichini e Partigiani in una unica indistinta storia “condivisa”.
Il continuo lavorio per   rimettere  in discussione l’eguaglianza e la coesione sociale attraverso la precarizzazione e l’esternalizzazione del lavoro, la distruzione della scuola pubblica , la legislazione razzista verso gl’immigrati,  l’uso privatistico  delle risorse naturali, l’attentato all’unità del Paese costituiscono altrettanti attacchi destabilizzanti  ai  principi fondanti della Costituzione.
L’ANPI, casa di tutti gli antifascisti nonché di ogni  sincero democratico, sia impegnata a vigilare attivamente ed attentamente affinché non passino tentativi di violazione del diritto costituzionale, stravolgimenti e capovolgimenti dei principi e delle norme sancite dalla Costituzione Repubblicana conquistata  a caro prezzo dalla  Resistenza, frutto di un patto sociale fondante tra tutte le forze democratiche cha all’indomani della Liberazione seppero dare all’Italia uno strumento avanzato, tra i migliori al mondo che sapesse tutelare tutti i suoi cittadini e ne sancisse diritti e doveri.
Per questo, nella consapevolezza che tanti dei principi lì contenuti sono rimasti inapplicati impegniamo l’ANPI di Roma e provincia e i delegati al congresso nazionale dell’associazione a farsi promotori di tutte quelle iniziative che rendano evidente l’attualità della nostra Costituzione come punto di partenza per un miglioramento che tenga presente sempre i principi ispiratori di libertà e progresso al tempo stesso che proprio ripartendo dalla Costituzione e dalla sua  applicazione si possa proseguire per  andare avanti, sviluppando ed arricchendo quelle istanze e quei  valori partigiani di libertà e giustizia sociale  che nel corso degli anni sono  sempre stati vivi, dando  al lavoro e all’interesse comune  un ruolo di preminenza nella Società, interesse comune a cui la stessa proprietà privata è giusto sia sottoposta.



O.D.G

Applicare la legge, un dovere democratico contro il neofascismo e per la verità sulle stragi.

L’assemblea congressuale dell’ANPI di Roma impegna i delegati al congresso nazionale ed il nuovo Comitato provinciale di Roma a dare il via ad una nuova e forte campagna nei prossimi anni  per riavviare con rinnovato slancio la battaglia contro il neofascismo. Neofascismo che sempre più si diffonde nel nostro paese con la nascita di associazioni e spazi, che spesso grazie ad amministratori compiacenti mascherati da politici democratici, fanno esplicito riferimento alla dittatura del ventennio. Vi è la necessità di un rinnovato impegno per la reale messa al bando di tutte le organizzazioni neofasciste e neonaziste, a partire da quelle presenti sul nostro territorio cittadino i cui militanti si macchiano di atteggiamenti omofobici, razzisti, di violenze e aggressioni contro studenti, antifascisti ed immigrati.
Deve essere compito dell’ANPI, inoltre,  battersi affinché sia resa pubblica la verità sulla storia del nostro Paese. Va fatta chiarezza sulle numerose stragi che hanno insanguinato l’Italia, commesse da neofascisti con la complicità di servizi segreti e apparati dello Stato, che a partire da Portella della Ginestra hanno segnato in maniera indelebile lo sviluppo della nostra patria dando vita ad una democrazia bloccata.
E’ ora di chiedere a gran voce la cancellazione del segreto di stato che è servito a coprire i mandanti delle stragi fasciste e mafiose. E’ ora di dire basta con gli “armadi della vergogna”, vogliamo che sia restituito al popolo italiano il diritto vero ad essere cittadini consapevoli ed informati!


odg
IL GIORNO DEL RICORDO

In occasione del Giorno del Ricordo, istituito il 10 febbraio con una legge  del marzo 2004, ritenendo importante nell'attuale fase smascherare e contrastare il revisionismo storico, le strumentalizzazioni della destra e il rinascente "orgoglio fascista" impegniamo il Comitato Provinciale ad organizzare un convegno sul tema: "Foibe: la verità contro il revisionismo". La partecipazione di storici, documentaristi e testimoni la consideriamo  fondamentale al fine d'inquadrare nel contesto storico dell'occupazione nazi-fascista  dei Balcani i fatti legati a quegli avvenimenti.
Scopo di queste strumentalizzazioni sono l’attacco costante alla Costituzione, le aggressioni ormai intollerabili  alla memoria della Resistenza  e il tentativo di equiparare Partigiani e Repubblichini in un quadro di falsificazione del contesto  storico, che relega ad un scenario sfocato l’occupazione militare nazi-fascista e i conseguenti crimini di guerra, le zone istriane liberate dai partigiani e dalla sollevazione contadina e poi rioccupate dall’esercito tedesco al prezzo di migliaia di morti fra civili e resistenti, la caccia ai partigiani e agli antifascisti guidata dai repubblichini, l’esodo da quelle terre  non  solo d’ italiani ma anche di croati, dalmati ed istriani di qualsiasi nazionalità.
Chiediamo pertanto che il Comitato Provinciale si pronunci  e costituisca una comitato organizzativo del convegno, a cui diamo fin da ora la nostra adesione, aperto a tutte le sezioni e i partigiani interessati.

 odg
L’ANPI e la Giornata antifascista e di liberazione da tutte le logiche predatorie

Di cosa liberarci oggi, in Italia specialmente, ma anche nell’intero mondo, se non delle tante forme di logica predatoria? È l’impossessamento avido, il saccheggio, l’appropriazione individuale e privata di risorse naturali ed umane che dovrebbero essere rispettate come beni inalienabili a costituire dovunque emergenza drammatica. Nel nostro Paese sono oggi il suolo, l’acqua, l’aria, i beni comuni, il patrimonio naturale artistico, il demanio pubblico a costituire oggetto di un disegno di appropriazione individuale privata: insieme alla mercificazione e sfruttamento di persone umane, in particolare la forza lavoro invisibile, i clandestini, i migranti respinti ecc… come anche i corpi femminili considerati merce e bottino, oggetto di puro consumo e profittevole scambio.
L’ANPI, associazione nata per educare ai valori di libertà, democrazia, uguaglianza e giustizia, impegnata a promuoverli e attualizzarli nelle forme più appropriate, non può più non affrontare, denunciare e combattere le forme di violenza predatoria oggi in atto. A noi, iscritti della sezione “Agostino Raponi” del III municipio di Roma, sembra necessario proporre una giornata contro tutte le logiche predatorie: lo esige la coerenza con tutta la nostra Costituzione, che contrasta nel profondo lo spirito di sopraffazione e di rapina all’origine delle guerre, anche se camuffate sotto presunti e improbabili intenti democratici, esplicitando tale intento con l’articolo 11 “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”.
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Legge Fontana

La Presidenza della Commissione Difesa ha consultato le Associazioni Partigiane tra cui l’ANPI sulla Legge Fontana. Chiediamo che il Congresso provinciale voti un ordine del giorno di ferma opposizione contro la legge che vorrebbe porre sotto il controllo del Ministero della Difesa tutte le associazioni di ex combattenti senza la specifica indicazione di chi, durante la guerra di liberazione e anche dopo, si sono riportati ai valori della esistenza, dell’antifascsimo e della difesa della Costituzione.

odg
Rappresentanza delle donne

Riaffermiamo il valore del merito concreto che le donne hanno avuto nella lotta di liberazione antifascista. Consapevoli che la vera unità del popolo italiano si è raggiunta quando le donne hanno conquistato il diritto al voto e alla propria eleggibilità nel 1946 partecipando al suffraggio universale per il referendum istituzionale e la elezione dell’assemblea costituente. In riferimento alla Costituzione italiana, che nell’articolo 3, riconosce pari dignità sociale a tutti i cittadini senza distinzione di razza di sesso ecc… e nell’articolo 51, riconosce a tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso che possono acceder agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza ecc… Chiediamo: che nello Statuto della nostra associazione ANPI, ente morale onlus, sia
scritta e concretamente attuata la norma del 50% di rappresentanza femminile nelle cariche elettive.
Chiediamo al Congresso ANPI provinciale Roma e Lazio del 12/12 02 2011: di sostenere la nostra richiesta e sancirla con il voto dell’assemblea.

odg a conclusione del congresso

Il 15° congresso provinciale di Roma e regionale del Lazio fatte proprie le istanze delle sezioni le affida ai delegati al congresso nazionale perchè le acquisisca. In particolare, prese atto le decisioni del precedenze congresso nazionale (chianciano 2006) relative alla continuità della nostra associazione hanno determinato un notevole afflusso di nuovi iscritti, chiede che i delegati avanzino la necessità del sostanziale rinnovamento dei quadri e strutture per corrispondere alla trasformazione dell'anpi da sodalizio di ex combattenti in organismo di promozione politica e culturale impegnato a rendere vivi i principi resistenziali tradotti in propositi e norme nella carta costituzionale. Compito dell'anpi dovrà essere quindi esprimere la fedeltà nono solo storica all'antifascismo e all'opposizione armata al nazifascismo per farne oggetto di conoscenza delle nuove generazioni, ma propedeutica alla formazione democratica della nazione resa unitaria dalla liberazione a completamento del risorgimento e perchè la società nel procedere degli anni mantenga i medesimi riferimenti fondamentali agli ideali della resistenza. A ciò necessitano nell'anpi l'attività culturale con gli istituti storici e didattici ed il collegamento con le forze politiche e sociali che condividono la validità operativa della costituzione, la vogliono adattare alla contingenza mantenendone rigorosamente intatto l'impiato statuale democratico e spirituale. L'anpi nel suo complesso è sollecitata pertanto a far proprie le esperienze di roma e del lazio compiute con le istituzioni politiche e culturali nell'attualizzare e confrontare, anche traverso il revisionismo storico positivo, le diverse istanza progettuali, corrispondendo eventualmente, come a roma, alla domanda di farsi sede di coordinamento. I delegati dovranno infine chiedere l'isituzione del ruolo d'onore del CVL riservato ai partigiani combattenti superstiti e di attivare rivolgendosi ai parlamentari la ricerca e la documentazione delle stragi nazifasciste.

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