lunedì 21 febbraio 2011

15° congresso provinciale anpi roma e lazio

Si è svolto sabato 12 e domenica 13 febbraio presso il centro congressi Frentani il 15° congresso provinciale dell'ANPI di Roma e Lazio. Al tavolo di presidenza oltre al comandante Massimo Rendina e al segretario provinciale Ernesto Nassi vi era il presidente nazionale Raimondo Ricci. Oltre un centinaio i delegati fra partigiani e rappresentanti delle 37 sezioni distribuite nel territorio, numerosi gli ospiti in rappresentanza di partiti politici, associazioni, sindacati.


Il bilancio complessivo è estremamente positivo, è stato svolto un ottimo lavoro da tutti i delegati presenti e in particolare da tutta la presidenza. Ci stiamo incamminando verso la nuova stagione dell'anpi. Andiamo avanti!


E' stato approvato, a maggioranza e con un contrario ed un astenuto, un documento politico che recepiva gli emendamenti da apportare al documento nazionale presentati durante i congressi di sezione. Sono stati inoltre presentati ed approvati alcuni ordini del giorno. Si è provveduto anche a rinnovare il comitato provinciale stabilendo il criterio della partecipazione di un rappresentate per sezione oltre a quella di tutti i partigiani.

nel prossimo post inseriremo tutti i documenti in nostro possesso.

al seguente link una galleria fotografica della prima giornata e della seconda giornata


Relazione conclusiva Commissione Politica 15° Congresso ANPI di Roma e del Lazio 
 
La Commissione politica, preso atto del Documento politico nazionale e della Relazione del Presidente Raimondo Ricci, in coerenza con la Relazione introduttiva del Presidente Massimo Rendina e delle sue indicazioni per il dibattito congressuale, votate all’unanimità, ritenendo altresì importante il lavoro svolto dai circoli e dalle sezioni di Roma e provincia in sede di assemblee congressuali, evince come in equivoca la volontà delle iscritte e degli iscritti dell’ANPI di Roma di dare corpo a quella che è stata definita “La nuova stagione dell’ANPI”, ovvero la sua trasformazione da associazione di soli combattenti ad associazione, che insieme alle forze politiche, sindacali, sociali, alle associazioni tutte ed ai movimenti, rappresenti la vera casa degli antifascisti. La Commissione politica ritiene si debba tuttavia, fare uno sforzo ulteriore nel dare risposte ai temi: della disoccupazione giovanile; dei cambiamenti della società mondiale; della sudditanza al capitalismo della realtà attuale. Ciò anche in coerenza con la ferma denuncia di atti sempre più frequenti di discriminazione, razzismo, xenofobia, vero fascismo e omofobia. Nell’affrontare i temi dirimenti, abbiamo sintetizzato il lavoro fatto dalle compagne e dai compagni dei circoli e delle sezioni per migliorare il Documento politico nazionale, in 5 specificità:
 
I. Emendamenti di Orientamento, circa:
- La situazione Italiana e il ruolo della nuova destra, che non smette di essere di stampo fascista e xenofobo;
- Autoritarismo e populismo, e contro la forte campagna revisionistica che tende a rivalutare azioni e figure di un nostro oscuro passato;
- L’imprescindibile principio di laicità dello Stato;
- La necessità dell’immediata risoluzione del conflitto d’interessi;
- La natura di una destra che oggi come ieri si pone contro la Costituzione, i diritti civili ed i diritti sociali;
- L’orientamento di un’opposizione che serve debba essere più incisiva.
 
II. Emendamenti di merito, circa:
- La riforma della legge elettorale in senso proporzionale, come sancito dalla Costituzione;
- L’imprescindibile necessità della messa al bando delle organizzazioni neofasciste;
- La non ricevibilità del principio del Federalismo Fiscale.
 
III. Emendamenti di contenuto su:
- Scuola, Università, Formazione, Ricerca scientifica e tecnologica;
- Lavoro e difesa dei diritti dei lavoratori, con particolare attenzione al teme della precarietà, della disoccupazione giovanile e della sicurezza sui luoghi di lavoro;
- La necessità dell’introduzione nell’ordinamento giuridico del reato di tortura;
- Bisogno di prendere una posizione netta contro la guerra.

IV. Emendamenti sul ruolo dell’ANPI, con particolare attenzione a:
- Nuove generazioni e il ruolo che sono chiamate a svolgere;
- Fermo ripudio della violenza e ferma critica alle aggressioni verso giovani e cittadini di diversa etnia, religione, orientamento sessuale;
- Rapporto con le istituzioni, le quali comunque sono chiamate a sottostare ai dettami della Costituzione;
- Collocazione dell’ANPI nella sfera dei democratici progressisti;
- Grande bisogno di formazione delle giovani generazioni.
 
V. Emendamenti di struttura, circa:
- La reale valenza di Organismo di direzione data ai Comitati Regionali;
- La maggiore capacità d’intervento in tema di comunicazione e di raccordo tra strutture interne;
- Le iniziative di autofinanziamento;
- L’opportunità d’introdurre un organismo di controllo, quale il Collegio dei Probiviri;
- L’introduzione, al fianco delle giornate nazionali, di vere e proprie giornate cittadine della memoria.
 
Riteniamo altresì importante porre l’attenzione sulla grande difficoltà in cui verte la città di Roma, simbolo della Resistenza, città medaglia d’oro della Resistenza, che si vede oggi amministrata dagli eredi di coloro i quali i Partigiani hanno combattuto e sconfitto. I tanti problemi irrisolti della città di Roma e della sua provincia, e più in generale del Lazio, ci chiamano ad una grande mobilitazione da condividere con tutte quelle realtà che fanno propri i valori della costituzione e la valenza democratica ed antifascista della società
attuale. 

Votata insieme al Documento politico nazionale emendato, a maggioranza, con 1 voto contrario ed un astenuto.

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