I “fascisti del Terzo
Millennio” da quattro anni incassano il 5x1000, nonostante sia espressamente
vietato dalla legge, grazie alla ONLUS di copertura L’Isola delle Tartarughe
CasaPound ha ricevuto 41 mila euro dalla raccolta del 5x1000 del
2010 e il 2011. I “fascisti del Terzo Millennio” parteciperanno anche alle
tornate del 2012 e del 2013, anche se non è ancora dato sapere quanto
riceveranno. Oltre ai contributi di un migliaio di italiani, CasaPound ha
ricevuto anche i 1800 euro “in dote”, ovvero la somma distribuita
proporzionalmente per ogni settore dal meccanismo.
Per legge, ai partiti non spetta il 5
per mille. CasaPound è un’associazione di promozione sociale,
ma anche un partito politico che si è candidato alle ultime elezioni politiche,
alle regionali laziali e ora sta facendo campagna elettorale per Simone Di Stefano,
candidato a sindaco di Roma.
Il decreto legislativo 460
del 1997, detto Legge Zamagni dal nome dell’ex
presidente dell’Agenzia per le ONLUS, specifica chiaramente che non si
considerano in ogni caso ONLUS i partiti e i movimenti politici. Inoltre, nel
decreto del Presidente del Consiglio del 23/04/2010 che aggiorna i parametri
per l’accesso al 5 per mille e ai suoi sgravi fiscali non è neppure accennata
l’inclusione dei partiti fra i destinatari.
CasaPound ha aggirato la
norma con uno stratagemma. Nel lungo elenco dei beneficiari del 5 per mille non
si trova il nome del gruppo di estrema destra, ma si trova quello della
cooperativa ONLUS a responsabilità limitata L’Isola delle tartarughe.
Il codice Ateco
a cui è registrata indica “altre attività di intrattenimento e di
divertimento”, nello specifico sagre, mostre, animazione di feste e villaggi,
ludoteche, marionette, fuochi d’artificio e stand di tiro a segno.
Approfondendo, si scopre che L’Isola delle Tartarughe si prende cura degli
emarginati, dagli ex degenti di istituti psichiatrici ai tossicodipendenti,
raccogliendo fondi tramite la raccolta differenziata, la tutela delle arti, la
consegna pacchi e la vendita di pezzi di ricambio per auto. Il tutto con soli
due dipendenti.
Inequivocabilmente, il codice fiscale
della ONLUS è 09301381001, lo stesso che campeggia nel sito di CasaPound nello
spazio in cui si invita a versare il 5x1000.
Tra l'altro, e probabilmente
non a caso, la testuggine è uno dei simboli di CasaPound.
Nella scorsa legislatura, i
due senatori del PD Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, avevano
mostrato in Parlamento come la cooperativa era chiaramente riconducibile a CasaPound
dato che l’amministratore unico Paolo Sebastianelli è uno stretto
collaboratore del leader dei neofascisti Gianluca Iannone.
dopo che Alemanno
aveva regalato un casale all’Isola delle Tartarughe. Anzi un doppio casale,
antico e diroccato, con tre ettari di terreno tutto attorno, confinante con la
tenuta di Redicicoli, nel cuore del parco della Marcigliana. Al catasto è
segnato come foglio 136, particelle 2-6. Il casale, di proprietà del Comune di
Roma dal 2000, è stato ottenuto da una compensazione dalla società Porta di
Roma.
Il 24 maggio dello scorso anno, davanti all’ingresso del casale, in via Settebagni 531, viene firmato il verbale con cui il vice capo di Gabinetto del Sindaco di Roma, Antonio Lucarelli,-ex portavoce di FORZA NUOVA nel 2000, finito sui giornali per alcuni sit-in che esaltavano il fascista austriaco Haider e risse contro gli avversari politici- dispone la consegna del bene a un rappresentante del Dipartimento patrimonio e casa del Comune e, contestualmente, affida il suo uso al rappresentante legale della cooperativa “Isola delle tartarughe onlus”, Paolo Sebastianelli.
Il 24 maggio dello scorso anno, davanti all’ingresso del casale, in via Settebagni 531, viene firmato il verbale con cui il vice capo di Gabinetto del Sindaco di Roma, Antonio Lucarelli,-ex portavoce di FORZA NUOVA nel 2000, finito sui giornali per alcuni sit-in che esaltavano il fascista austriaco Haider e risse contro gli avversari politici- dispone la consegna del bene a un rappresentante del Dipartimento patrimonio e casa del Comune e, contestualmente, affida il suo uso al rappresentante legale della cooperativa “Isola delle tartarughe onlus”, Paolo Sebastianelli.
Sarà solo una coincidenza, ma
proprio il 24 maggio scorso Casapound aveva accettato di essere sgomberata
dallo stabile occupato di via Val d’Ala. “Abbiamo raggiunto un accordo per
sistemare le trenta famiglie occupanti”, spiega lo stesso giorno alla stampa il
vicepresidente di Casapound, Andrea Antonini, comunicando la notizia
dell’avvenuto sgombero. Un colpo di scena inaspettato, dopo le pesanti
dichiarazioni di Iannone di pochi giorni prima: “Non ce ne andremo mai da via
Val d’Ala”. Il verbale firmato davanti al cancello di via dei Settebagni,
scritto a mano e protocollato, attesta soltanto l’effettivo passaggio di
consegne, con tanto di chiave affidata nelle mani dei nuovi custodi. Ma fa
riferimento a un atto precedente con cui l’Assessore al patrimonio aveva
ratificato la decisione di affidare alla cooperativa due fabbricati e l’area
circostante per circa 30.000
metri quadri. Essendo un’ordinanza emanata non dal
Gabinetto del Sindaco, essa non compare nel registro degli atti del Comune.
Inoltre non vi è traccia nemmeno del progetto di utilizzazione dell’area che
l’Isola delle tartarughe avrebbe dovuto predisporre. L’assegnazione è avvenuta,
evidentemente, sulla fiducia, con l’unica precisazione che “i manufatti versano
in precarie condizioni statiche e di manutenzione” e che quindi sarà “onere
della cooperativa sia eseguire le opere di messa in sicurezza, sia provvedere
alla custodia dei beni”. Questa vicenda, tutt’altro che cristallina, è stata
denunciata anche dai consiglieri comunali del Partito democratico di Roma, che
porteranno tutta la questione all’attenzione della Commissione trasparenza del
Comune.
“È del tutto evidente” denunciano Ferrante e Della Seta “che la Giunta del Sindaco di Roma Alemanno non può pensare di amministrare il patrimonio capitolino come se fosse una sua proprietà privata. Non solo Alemanno tarda nel restituire alla collettività i beni confiscati alla mafia, ma l’attuale amministrazione ha finora sistematicamente ignorato le richieste di assegnazione provenienti da realtà associative indiscutibilmente ben più meritorie di quella in oggetto”. L’Isola delle Tartarughe è stata iscritta nell’albo del Ministero dello Sviluppo Economico durante l’ultimo governo Berlusconi. È diventata così una ONLUS di diritto e, una volta avanzata la richiesta per entrare nel 5 per mille, è stata automaticamente inclusa senza che l’Agenzia delle Entrate potesse intervenire.
“È del tutto evidente” denunciano Ferrante e Della Seta “che la Giunta del Sindaco di Roma Alemanno non può pensare di amministrare il patrimonio capitolino come se fosse una sua proprietà privata. Non solo Alemanno tarda nel restituire alla collettività i beni confiscati alla mafia, ma l’attuale amministrazione ha finora sistematicamente ignorato le richieste di assegnazione provenienti da realtà associative indiscutibilmente ben più meritorie di quella in oggetto”. L’Isola delle Tartarughe è stata iscritta nell’albo del Ministero dello Sviluppo Economico durante l’ultimo governo Berlusconi. È diventata così una ONLUS di diritto e, una volta avanzata la richiesta per entrare nel 5 per mille, è stata automaticamente inclusa senza che l’Agenzia delle Entrate potesse intervenire.
Grazie ai 27.352,61
euro raccolti nel 2011, il doppio dell’anno precedente, CasaPound è al posto
1009 nella classifica delle associazioni più foraggiate, prima del Soccorso
degli Alpini, della Fondazione Intesa San Paolo e della Fondazione Teatro la Fenice.
Fonti: HuffingtonPost;
RomaCapitale.net.
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